2024: un nuovo capitolo
I fuochi d'artificio, il brindisi colmo di speranza e la solita promessa di un nuovo inizio, hanno accompagnato come sempre il passaggio al primo giorno del 2024 da poco trascorso.
Già, il Capodanno, questa festa, celebrata in tutto il mondo, è sempre stato un momento che, oltre a servire per rimpinzarci come se non ci fosse un domani (quest'anno alla faccia della crisi, sono stati spesi ben 2,5 miliardi di euro per cibi e bevande, cosa che mi fa andare letteralmente fuori di testa), anche per creare attimi di riflessione e di speranza per un domani che speriamo possa essere davvero migliore. Mentre salutavamo l'anno passato dando il benvenuto a quello nuovo, in molti abbiamo esaminato le nostre emozioni, le tante esperienze e le lezioni che ci ha impartito l'anno appena trascorso.
Ma quest'anno il mondo si è trovato ad affrontare non solo le sfide economiche, ma anche molte altre crisi che hanno ulteriormente messo a dura prova parte dell'umanità. Le guerre e le tensioni geopolitiche hanno continuato a infliggere sofferenza (attualmente si contano ben 59 conflitti), portando con sé migrazioni forzate, distruzioni e perdite umane che vanno ben oltre a qualsiasi descrizione.
In mezzo a tale idiozia umana, la nostra capacità di rispondere con compassione ed impegno umanitario è stata abbastanza efficace. Molte persone e organizzazioni si sono mobilitate per fornire, come sempre, aiuto a coloro che ne avevano più bisogno, dimostrando che, nonostante le differenze e le divisioni, l'empatia e la solidarietà possono superare tutte le barriere. La crisi umanitaria, combinata con le sfide economiche, ha sottolineato la necessità di una cooperazione internazionale più forte e di sforzi congiunti per affrontare le cause dei conflitti (ma ci saranno davvero come ci è stato promesso?). È emersa l'importanza di promuovere la PACE, la diplomazia e la comprensione tra le nazioni, per lavorare insieme verso un futuro in cui la stabilità e il rispetto reciproco possano prevalere.
La mia opinione (quindi del tutto personale) è che l'unica cosa che dovrebbe in qualche modo davvero importarci (ma non succede, se non per quella minima parte di noi rimasta umana) è che, in qualsiasi guerra, a rimetterci sono sempre uomini, donne e soprattutto bambini che non le hanno chieste, che non le hanno cercate, né volute, ma che muoiono lo stesso senza alcuna ragione! Mentre invece, ad avere sempre più potere e denaro sono quelli che le hanno create e che vivono protetti nei loro bei bunker sotterranei, lontani dalla sofferenza e dalla morte. Per farvi capire, nel 2023 sono stati spesi nel mondo qualcosa come 2.400 miliardi di dollari in armamenti! Utopicamente, avrebbero potuto sfamare l'intera Africa!
All'inizio del nuovo anno, dovremmo impegnarci a proseguire su una strada fatta di unità e cooperazione. Possiamo imparare dalle lezioni del passato, lavorare per superare le divisioni e lavorare insieme per costruire un futuro più giusto e pacifico. Mi auguro quindi che il 2024 sia un anno in cui, quella parte del mondo che ancora non capisce un cazzo, possa fermarsi e tornare a vivere attraverso la comprensione reciproca, la pace e la collaborazione.
Un abbraccio e buon anno a tutti!
MRP💖💖
PS: nel 2023 abbiamo raggiunto oltre 23.000 visualizzazioni e per questo vi dico davvero GRAZIE!
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