giovedì 28 aprile 2011

La determinazione.

Quello stato di grazia un po’ adrenalinico di chi non s’arrende mai, di chi con tenacia non si consegna al nemico, di chi non abbassa mai la guardia, di chi si piega ...ma non si spezza.
Determinazione significa prendersi un impegno soprattutto con se stessi e continuare a lottare per raggiungere la meta che ci siamo imposti in barba a fallimenti, rifiuti e delusioni.
La determinazione ci permette di contrastare l’amarezza di una sconfitta, ed allo stesso tempo ci ridà la carica per tutte quelle nuove sfide che ci attendono lungo il nostro percorso (qualsiasi esso possa essere).
E’ anche l’atteggiamento di chi non ha paura di rimettersi in gioco, credendo che la vita possa sempre regalare nuove occasioni per ricominciare. Ma è anche paura. Quella di assumersi delle responsabilità, di prendere il controllo in modo deciso, per interagire con il mondo ed iniziare un vero e proprio braccio di ferro, dove vince solo chi è davvero il più forte.
La determinazione è pragmatismo, affinché ci si possa concentrare per fare sempre le cose più giuste, utili e pratiche. Essere determinati vuol dire anche avere consapevolezza e quindi sviluppare quell’acutezza sensoriale di vedere anche dentro se stessi, cercando di non commettere gli errori fatti in passato.
Il mondo che ci circonda e quindi anche le persone che lo popolano, nella realtà è spesso (molto spesso) diverso da come lo si vede. Sembra quasi una rappresentazione teatrale. Pochi veri attori e tantissime comparse. Ma se si è determinati e risoluti, a volte si riesce a cambiare quella visione del mondo, per divenire noi stessi protagonisti della nostra vita.
Io voglio vincere il mio oscar. E sono determinato a farlo!
Buonanotte.

sabato 23 aprile 2011

Auguri di buona Pasqua!

...se questa sera aprendo il vostro uovo apparisse un Genio (ma certo dai, il famosissimo "Genio dell'uovo"!! ihihihi!) e lui vi dicesse di poter esaudire tre dei vostri desideri...cosa chiedereste? E perchè?
Buona Pasqua a tutti!
Grazie!
Vi voglio bene.
Max

giovedì 21 aprile 2011

Lo voglio....

... lo voglio intelligente, bello, ricco, passionale, romantico ma anche un pò stronzo, che mi faccia correre, un pò gigione, che mi sappia tener testa, possibilmente ricco e con una casa al mare ed una in montagna... etc... etc... Insomma in una parola lo voglio: perfetto! Perché a mio avviso è di una sorta di perfezione (poco umana) quella di cui le donne spesso parlano.
A questo punto, la domanda nasce spontanea: quando poi l'avrete davvero trovato questo esempio di perfezione maschile (se poi esiste), siete sicure di riuscire a tenervelo?
Già, perché secondo me la risposta risiede solo nella testolina di tutte quelle donne che spesso (ed erroneamente) ci immaginano come dei grandi eroi decisi e risoluti che le salvano dalla maga cattiva, che combattono contro draghi, orchi o qualsivoglia essere disumano e che, dopo aver sfidato a singolar tenzone lo sceriffo di Nottingham, alla fine vestiti d’azzurro, arrivano sul loro cavallo bianco (ma il colore può cambiare in funzione degli accessori) per portarle nel loro grande castello incantato (leggasi: attico in centro da un milione di euro, corredato di ogni tipologia di confort). Ma non è tutto! Perché a noi maschietti non basta essere solo forti, tenaci, decisi, caparbi, indomabili ed implacabili. Allo stesso tempo voi, dolci ed irreprensibili principessine, ci desiderate anche romantici, sensibili, dolci, sinceri, galanti, affettuosi, disponibili, sognatori, premurosi ed anche un po’ mascalzoni, divertenti, sensuali ed insaziabili amanti.
Tutto quiii? Ma dai.....
E ditemi, alla resa dei conti, anche se fossimo proprio così, se avessimo una gran parte di quelle caratteristiche che ci si richiede, è evidente però che restiamo semplicemente degli esseri umani, dotati (chi più e chi meno) di un cervello (più o meno) funzionante e per questo, naturalmente soggetti ad errori di ogni sorta (lanci una pietra chi non ha peccato!).
Certo ci sono svariate tipologie di maschietti e femminucce ma non credo che ci sia una regola fissa per “essere un essere da amare”. Infatti quasi sempre ci innamoriamo di soggetti drasticamente diversi dal nostro ideale...
Ditemi, non sarebbe meglio credere di poter Amare qualcuno che ci piace non solo per i suoi molteplici pregi ma anche tollerandone tutti gli innumerevoli difetti senza cercare costantemente di modificarlo?
Non pensate che bisognerebbe in qualche modo essere più comprensivi, flessibili e tolleranti senza essere per forza dei deboli?
Non credete che trovare oggi anche solo una persona che ci piace e che corrisponde, ricambia ed appaga il nostro amore, sia inevitabilmente da considerarsi quasi un miracolo?
IO non cerco risposte, (perchè quando (raramente) m'innnamoro, prendo il pacchetto all inclusive).
Io cerco passione, ironia, chiarezza e sincerità.
Vi abbraccio tutti (siete tantissimi!)

mercoledì 20 aprile 2011

...Grande Amore o Ardente Amante?

Nella mia accreditata, qualificata e "deo agimus gratias" non ancora terminata carriera di italico maschietto ho avuto la (s)fortuna di concedermi il privilegio di vivere l'esperienza da entrambe la parti, sia quindi da Ardente Amante, sia da appassionato ed entusiasta (Fu) Grande Amore.
Benché la prima situazione sia probabilmente più appagante sotto l'aspetto meramente sessuale, istintivo, impulsivo ed anche notoriamente più convincente ed efficace sotto il profilo dell'integrità psicologica, la seconda è nettamente superiore (e che sinceramente prediligo) a livello emozionale ed emotivo, passionale e sentimentale, esuberante e prorompente. Questo, proprio in virtù ed in considerazione del fatto che, nella seconda condicio, ci sono moltissimi fattori che sono insufficienti o addirittura assenti nella prima, come per esempio: la spontaneità nelle parole, la semplicità dei gesti, la naturalezza dei comportamenti, la chiarezza degli intenti etc. etc. Nulla a che vedere con l'obbligatorietà, l'artificio, il calcolo, la finzione, l'ostentazione e l'esibizionismo di chi in qualche modo deve (o vuole) ricoprire un ruolo di subalterno che, di sicuro è fisicamente appagante ma allo stesso tempo, decisamente carente nel coinvolgimento della propria sfera affettiva, nell'entusiasmo dei sentimenti e nella dedizione verso la/il propria/o compagna/o. In realtà a mio avviso (e quindi opinabilissimo) l'essere un Ardente Amante è un modo per darsi sempre alla fuga disertando così degli impegni psicologicamente importanti, per sottrarsi ad un probabile fallimento, per tagliare la corda alla prima difficoltà legata ad un problema relazionale di una normale coppia (leggi: litigio, separazione, divorzio etc.).
Ma allora mi chiedo, vale la pena vivere del tempo (limitato) da Ardente Amante o una vita da Grande Amore? A chi l'ardua sentenza?

domenica 17 aprile 2011

...per sempre o once in while?

....già, l'arcano da svelare è: per sempre o once in while?
L'importanza, il valore e soprattutto l'interesse dell'argomento mi porterebbe a scrivere decine di pagine webscritte (una volta sarebbe stato dattiloscritte) ma probabilmente risulterei vecchio e pedante...
Mi limiterò invece ad esprimere una mia semplice e rapida (quanto opinabile) considerazione partendo da "once in while" (ovvero per chi non conosce la lingua anglosassone leggasi più semplicemente : una volta ogni tanto).
Ebbene, nella vita si sa, quasi sempre si rincorre l'utopia del "per sempre" ma, sempre più spesso per una questione di destino avverso, sfortuna, iettatura, malasorte o come volete chiamarla voi, si cade nella trappola del: mi accontento di quella volta ogni tanto. Ma chi vive per il "once in a while" è triste, solo, deluso dal mondo che lo circonda (sia maschile che femminile), passa le sue giornate cercando, senza trovarlo, il vero senso della propria esistenza. Perchè a mio avviso, senza un'Amore incontaminato, le persone diventano aride ed insensibili. Se però pensiamo ad un vecchio e saggio adagio che recita: chi s'accontenta gode, forse potrebbe valere la pena adattarsi, ma chi invece è caratterialmente un combattente tenace, ostinato ed irriducibile, non lo farà mai. Cercherà sempre in mezzo ad una quantità di femminucce o di maschietti anaffetive/i, egoiste/i, intolleranti ed egocentriche/ci: il suo/sua lei/lui, The One, l'Unica/o, l'Ultima/o!
E se poi non riuscisse mai a trovarla/o? Beh, almeno potrà dire sempre a se stesso/a ed al mondo intero, se mai glielo domandassero, di averci sempre provato!
Un innamorato dell'Amore da sempre.

venerdì 15 aprile 2011

Maschietti single al Supermercato (per fare la spesa!)

Sabato, ore 8,00, il sole filtra tra gli spiragli della tapparella che ho inavvertitamente lasciato un po’ alzata. Fa caldo ed ormai sono sveglio. Dopo essermi riconciliato con il mondo circostante, mi alzo e via verso la doccia. Dopo pochi minuti, eccomi a versare l’acqua nella mia bella mug colorata acquistata a Soho qualche mese fa (sarà anche una stronzata, ma il tea bevuto in un mug originale credetemi, ha un altro sapore!). Accendo l’impianto stereo che come sottofondo musicale mi regala l’ultimo cd di Mario Biondi. Perfetto!
Infilo la tazza nel microonde e, mentre aspetto appoggiato alla penisola (non l’Italia...spiritosi! Quella della mia cucina!) che scadano i tre minuti, accendo anche il pc per leggere le ultime news che peraltro sono sempre più raccapriccianti!... Terremoti, catastrofi nucleari, barconi della speranza stracolmi di profughi in fuga, guerre, omicidi, suicidi, delinquenza e chi più ne ha più ne metta. Ma qualche bella notizia non c’è? Spengo tutto e mi dedico alla mia colazione. Un rito (quando posso farla con i tempi giusti), che amo visceralmente. Pane, burro, marmellata, miele, biscotti, yoghurt con cereali... Un modo per coccolarmi un po’ e per assaporare il gusto del relax del tanto agognato weekend.
Questa mattina ho deciso però, vado a fare la spesa!
E così, indossati i miei rassicuranti e rattoppati jeans, le scarpe sportive ed un bella polo colorata, scendo e m’infilo tra gente allegra ed un po’ chiassosa nel supermercato a pochi passi da casa mia.
Così come ogni maschietto non propriamente avvezzo all’acquisto dei prodotti dislocati nei vari scaffali, vago qua e là alla ricerca di qualche offerta super vantaggiosa. Ma come al solito, mi ritrovo sempre ad avere il carrello pieno di tutto ciò che non avrei mai voluto acquistare. Il classico carrello che farebbe rabbrividire qualsiasi donna dotata anche solo di un minimo senso pratico. Infatti una quantità indefinita tra lattine di ogni tipo di bevanda, patatine, biscottini, confezioni di cerali (più o meno “cioccolatosi”), tisane e varie tipologie di sacchetti dal contenuto ambiguo, sono ammucchiati senza un ordine preciso all’interno del carrello che ora ha le sembianze di una vera e propria “fiera della porcheria alimentare”! Poi, arriva il momento dedicato all’acquisto del materiale per la pulizia della casa ed io, come un vero esperto (che invece non sono), faccio incetta di una quantità industriale di prodotti per lavare i pavimenti, quelli per fare la polvere, per lavare le piastrelle del bagno, per i vetri, e non ultimi litri di anticalcare e decine di confezioni di cubetti di detersivo per la lavastoviglie che praticamente uso una volta al mese! (probabilmente li finirò poco prima che inizi l’Expo!)
Soddisfatto e compiaciuto come se avessi fatto la spesa per la cena dei regnanti britannici, mi avvio verso le casse che come al solito di sabato fanno la gara per quella che possiede il maggior numero di persone in coda. E' un vero delirio! Personaggi improbabili con carrelli improbabili riempiti all’inverosimile. Davanti a me ne conto otto!
La domanda è: riuscirò mai a rientrare a casa per l’ora di cena?
....continua.

lunedì 11 aprile 2011

Amo....

Amo la limpidezza dell’acqua che mi disseta. Amo il candore della neve che scende lenta appoggiandosi silenziosamente su ogni cosa. Amo la forza delle onde del mare che s’infrangono rumorose sugli scogli e l’impetuosità del vento che sferzante fa volar via anche le parole. Amo il buio della notte che abbracciando ogni cosa regala intense emozioni ed il calore del sole che rigenera e dona energia per affrontare nuove esperienze.
Amo il sorriso di una donna che ancora non conosco…
una donna senza volto, senza nome …
senza me.
(la mia anima poetica oggi non voleva starsene tranquilla....perdono!)

martedì 5 aprile 2011

Ma esisterà la donna ideale o l’uomo ideale?

Già, esisterà? Davanti a questa prepotente domanda, ma preponderante realtà rispondo decisamente di no! E' solo un sogno, una pia illusione.
Noi esseri assolutamente imperfetti però siamo costantemente alla ricerca dell’ideale perfetto. Noi che viviamo nell’era dei grandi cambiamenti, forse stiamo andando un po’ troppo velocemente, bruciando il più delle volte le tappe e pagando lo scotto di un’indecisione perenne. Così ci rifugiamo nella spasmodica ricerca dell’ideale che non esiste, ma che a volte c'immaginiamo solamente.
Un grande dubbio mi assale: se l’avessi già incontrata la donna della mia vita e nella mia incoscienza sono inconsapevolmente andato oltre? Se in uno di quei momenti di grande incazzatura nei confronti del genere femminile mi sono voltato dall’altra parte mentre lei stava passando? O ancora, se avessi incrociato il suo sguardo (di pietà) mentre, fermi entrambi ad un semaforo, io cercavo di srotolare il cavetto dell’auricolare con il quale ogni volta tento di strozzarmi, e lei invece guardandosi nello specchietto retrovisore si curava che il suo trucco fosse perfetto? Chissà...
Beh, di una cosa sono sicuro: da sempre, come diceva il mio saggio nonno, con quella sua filosofia spicciola ma decisamente realista, sono le donne a poter scegliere e così, noi uomini non abbiamo nessuna via di scampo.
Ma parliamoci chiaro, tutti furbescamente possono apparire inizialmente ai nostri occhi come “ideali”, ma alla fine, come ogni bel sogno, alla mattina ci si risveglia trovando al nostro fianco o un’infida ed ambigua donna in carriera dal perenne bisogno di risarcimento e di vendetta (perchè gli uomini per default devono "pagarla" in quanto tali) o ancor peggio un maschietto depresso, sciatto e pantofolaio.
Insomma mi domando, quanto tempo dovrà ancora passare? Fino a dove dovremo arrivare noi esseri umani per poterci incontrare e finalmente amarci e rispettarci senza sotterfugi, simulazioni, inganni ed espedienti? Sarà forse troppo, ma a mio avviso ora, in questo mondo così apparentemente rutilante ma in realtà fermo come l’acqua “liscia”, è quello di cui abbiamo veramente bisogno per essere un po’ più sereni.
A questo punto della storia, vorrei farmi una bella doccia, vestirmi ed uscire alla ricerca di un nuovo incontro d’amore. Per il semplice motivo che come sempre, da inguaribile ottimista quale sono, continuo caparbiamente a pensare che un giorno la donna della mia vita varcherà finalmente la soglia della mia esistenza e mi accompagnerà, dentiera in bocca e bastone alla mano, in qualche fetida balera a ballare tango e valzer suonati da una vecchia e stonata orchestra spettacolo romagnola!!!

Benvenuti finalmente nella Stagione dei Sorrisi: La Primavera è già qui! Cari amici, è finalmente arrivata la tanto attesa Primavera! Bottic...