mercoledì 20 dicembre 2023

 "Navigare tra le onde della superstizione"

Cari lettori ed amici temerari dell'ignoto, quest'oggi ci imbarcheremo in un viaggio (senza bussola) attraverso le acque tumultuose della superstizione! Preparatevi a solcare mari misteriosi, affrontare tempeste di cattivi presagi e a lanciare sguardi impauriti ai vostri animali, perché stiamo per esplorare il mondo fantastico ed anche un po' ridicolo delle credenze irrazionali. In questo mondo ormai permeato da ragione e progresso scientifico, le classiche superstizioni persistono come ombre oscure, danzanti nell'angolo della nostra percezione.


Le superstizioni hanno radici profonde nella storia umana, traevano ispirazione dalle forze naturali inesplicabili e dalla paura dell'ignoto. Nei tempi antichi, un tuono improvviso, un fulmine o un'eclissi potevano essere interpretati come segni divini, generando credenze che persistono ancora oggi. Le nostre menti, sono sempre state alla ricerca di spiegazioni, hanno tessuto trame complesse di miti e superstizioni. Ora, il mio consiglio e quello di lasciarvi trasportare dalle correnti dell'assurdità e di godervi il viaggio, perché, alla fine, la superstizione è solo una scusa divertente per rendere la vita un po' più interessante. Esploriamo insieme solo alcune delle credenze irrazionali, dove il confine tra ciò che è reale e ciò che è immaginario, a volte diventa anche divertente.

La danza dei gatti neri quando attraversano la tua strada

Un classico intramontabile: il gatto nero, sarà portatore di fortuna o sfortuna? La superstizione attribuisce a questi felini (passando da paese in paese) un potere ambivalente, creando un'aura di mistero intorno a loro. Da evitare o da accarezzare? Questa è la domanda che continua a perseguitarci, così come il timore di incrociare questa specie animale che apparentemente potrebbe essere portatrice sana di iella! Non importa quanto siano adorabili o innocui, i gatti nere sono chiaramente creature temibili che possono rovinare la nostra giornata! 😂 Quindi, la prossima volta che vedrete un gatto nero in strada, fate un'acrobatica deviazione e ringraziate il fato per avervi risparmiato da eventuali guai felini!


Specchi rotti e sette anni di sfortuna

In un mondo moderno e "riflettente", l'idea che uno specchio rotto porti a sette anni di sfortuna sembra strana quanto affascinante. Esaminiamo come questa credenza si sia radicata nel nostro subconscio, esplorando la psicologia dietro il timore di vedere la propria immagine distorta. Forse, alla fine, lo specchio infranto riflette solo le nostre paure più profonde oppure non preoccupatevi troppo, potrebbe essere solo il destino che cerca di rendervi più interessanti! Immaginatevi: sette anni interi per esplorare nuovi stili! Sì, avete capito bene. Mentre la sfortuna si impossessa di voi in ogni sua forma, voi potete sperimentare acconciature improbabili, combinazioni di colori audaci ed indossare abiti che sfidano ogni legge della moda. Sette anni per diventare un'icona fashion, e chi sa, forse persino ispirare a creare un nuovo movimento di stile. E pensateci: se qualcuno vi guarda stranito mentre indossate una camicia a pois con pantaloni a righe, potete semplicemente dire: "la colpa è dello specchio rotto!"😏



La roulette russa del calendario

Vogliamo parlare della paura del venerdì 17? Numero e giorni noti come sfortunati nella cultura occidentale. E' una superstizione che ha radici nel medioevo ed in varie tradizioni. La combinazione di venerdì, considerato un giorno tradizionalmente infausto, con il numero 17, che in alcune culture ha significati negativi ha dato vita ad un cocktail di sfortuna che continua a influenzare le decisioni e le azioni delle persone come una sorta di roulette russa nel calendario. Immaginate però di svegliarvi la mattina di venerdì 17, il gatto nero della vicina vi lancia un'occhiata dall'alto del balcone, mentre il corriere di Amazon (NB: non prendo soldi per la pubblicità), inciampando cade e rompe lo specchio che avevate ordinato, ma in tutto questo, il vostro oroscopo vi aveva promesso una giornata assolutamente eccezionale! A quel punto, a cosa credere? 😉


Passare sotto una scala: una sfida!

Ah, il mitico passaggio sotto una scala! Il momento in cui la superstizione ci chiede di sfidare le leggi della geometria e della buona sorte. Evitare di passare sotto una scala è un comportamento comunemente legato alla superstizione. L'origine di questa credenza può essere collegata alla forma triangolare della scala quando è aperta, simbolo di instabilità. Passare sotto una scala è come attraversare una dimensione segreta, una sorta di portale nascosto. Chi sa cosa potrebbe accadere? Forse potreste incontrare un gruppo di elfi artigiani che vi potrebbero donare l'abilità di fare miracoli con martello, cacciavite e chiave inglese in casa? Oppure passare sotto una scala, potrebbe diventare un nuovo sport estremo? Immaginate il commentatore "Ecco il concorrente numero 17 con in braccio il suo meraviglioso gatto nero, si avvicina alla scala e... sì, ce l'ha fatta! Con grande sprezzo del pericolo, da vero temerario, è passato sotto… senza inciampare! 😁


Cornetto: La protezione dalla malasorte

E terminiamo il nostro breve viaggio attraverso le superstizioni con il "cornetto". Indossare un cornetto, noto anche come cornicello, è una tradizione italiana diffusa (moltissimo al Sud) per proteggersi dalla sfortuna e dagli occhi invidiosi. Questo amuleto, spesso realizzato in oro o corallo, è considerato una barriera contro le influenze negative, e la sua forma ricorda il corno di un toro, simbolo di forza e protezione. E' una superstizione che viaggio di mano in mano, passando da generazione a generazione ed è appesa al collo come un accessorio di moda. Il vostro cornetto portafortuna sarà come un compagno di avventure ed ogni volta che qualcuno vi lancerà uno sguardo invidioso, potrete semplicemente toccarlo e fare una smorfia di sfida. È come se aveste una sorta di spada laser al vostro fianco per poter respingere la forza oscura (che Anakin Skywalker in confronto è un pirla!). Sarà come se aveste aperto le porte a un club esclusivo di chi apprezza la stravaganza. "Il cornetto è il nuovo diamante", dichiarerete con un tocco di sarcasmo, mentre vi immergerete nelle vibrazioni positive del vostro accessorio iconico. 😆

In conclusione, amici (anche quelli superstiziosi), il mondo delle credenze irrazionali è vasto e divertente, come un parco giochi per la mente dove i caroselli della logica vengono sostituiti da montagne russe delle assurdità. È come se la nostra psiche avesse organizzato un grande party e invitato la fantasia, l'incertezza e un paio di gatti neri per una danza sfrenata sotto una scala immaginaria! Quindi, amici, alziamo un bicchiere di "sale versato" e brindiamo a un mondo che è tanto fantastico quanto assurdo, dove la magia delle superstizioni è la ciliegina sulla torta della nostra bizzarra avventura chiamata vita!

a voi e famiglia! 🎄

Max Romano Polidori 💖💖




martedì 12 dicembre 2023

L'altra metà della mela

Ogni volta che una storia d'amore si chiude per un periodo di tempo più o meno lungo si sta male, poi benino, poi molto bene, fino a che ognuno di noi si accorge che senza l'Amore manca quel qualcosa che ci faceva stare ancora meglio. Però credetemi, la situazione più spiacevole è che più volano via gli anni, più prende il volo anche tutta l’energia e la voglia di ricominciare da capo a cercare la nostra metà della mela!

“Già, la metà della mela”? Mi sono sempre chiesto da dove arrivasse questa definizione? Ed ancora una volta mi viene in aiuto un testo su Internet: Il mito dell’Ermafrodita di Platone, che su questo tema scrisse davvero moltissimo.

PLATONE

«Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non v’era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale, torna all’antica perfezione…»

Quindi per il celebre filosofo, l’essere vivente non è altro che la metà di due individui divisi fin al principio dall’egocentrico Re di tutti gli dèi.


ZEUS 

Credo che a questo punto una serie di domande che forse tutti, almeno una volta nella nostra vita ci siamo posti, potrebbero essere:

·       Ma esisterà nel mondo una sola persona che sia in grado di completarci davvero?

·       Saremo in condizione di saper scegliere l’altra metà del frutto senza prendere minimamente in considerazione il fatto che potrebbe anche essere avariato?

·       E, se come potrebbe sembrare, quasi tutti hanno bisogno di avere qualcuno al proprio fianco con cui condividere molti momenti della propria vita, allora perché il Supremo non ha provveduto a farci nascere già accoppiati?  

·       Ed ancora, se l’Amore è davvero così importante per l’umanità̀ esattamente come un organo vitale, allora perché́ non ci è stato dato insieme a tutto il resto? Tipo: ecco a te il cuore, il cervello, i reni, il fegato, la milza, l’Amore, il pancreas, etc.).

·       Ed ultimo, ma altrettanto importante, perché non ne possediamo le “istruzioni per l’uso” come succede nei mobili che acquistiamo all’Ikea? Anche se poi alla fine ci restano sempre dei pezzi in mano che non sappiamo mai dove mettere… (sintomatico no?)

Alcuni ricordi fanno capolino nella mia mente.

Ed ecco apparire come d’incanto il ricordo del mio primo grande amore, l’altra metà della mia (prima) mela. Era estate, eravamo al mare sulla spiaggia ed avevamo entrambi meno di cinque anni, lei aveva occhi azzurri e capelli biondi a boccoli proprio come nelle migliori tradizioni.

Mentre io cercavo di edificare una strana costruzione di sabbia che potesse vagamente assomigliare ad un castello, lei, per cercare di dimostrarmi il suo affetto, provando ad aiutarmi, me la distruggeva! Io rosso in viso ed incazzatissimo, cercavo però di sorriderle, facendo finta di nulla.

Come non perdonarla? Era dolcissima ed esattamente come me, anche lei alla sua prima esperienza, al suo primo grande incontro con l’Amore! Un bacio, forse addirittura due e poi, purtroppo la fine. I nostri genitori ci separarono subito e i nostri due cuori infranti senza capire se, come e dove ci saremmo potuti rivedere. Due meravigliosi ed incompresi mini Giulietta e Romeo all’asilo!

La giusta conclusione di questo post potrebbe essere, come giustamente dicevano i latini, Omnia vincit Amor! (l’Amore vince sopra ogni cosa!) Perché è bene che lo sappiate, l’Amore è la forza più grande che esista!

A questo punto credo di dover dare inizio ad una folgorante carriera da “Love Coach”! Ahahahahaha!!!!

Vi penso e vi abbraccio tutti mentre aspetto di potervi fare gli auguri di buon Natale!

Max Romano Polidori 💖💖


mercoledì 6 dicembre 2023


Se non l'avete ancora fatto, potete scaricarvi il mio primo (e forse ultimo) libro.
E' gratuito sul sito: www.maxromanopolidori.it 

Un abbraccio a tutti
Max Romano Polidori 
💖💖


 

martedì 5 dicembre 2023

Dicembre 2023. Sta per arrivare Natale.

Il periodo natalizio nel nostro paese è un evento straordinario, un'esperienza unica, un misto tra festa, caos organizzato e una quantità spropositata di calorie consumate in modo apparentemente disinvolto.

Iniziamo con l'acquisto dei regali, un'attività che sfida qualsiasi corso avanzato di gestione dello stress, una competizione che metterebbe a disagio persino Bolt. Le persone si lanciano nei negozi con la velocità e soprattutto l'aggressività di un centometrista, cercando di superare avversari armati di carrelli, in una frenesia di shopping che fa sembrare il "Black Friday" una passeggiata nel parco. Sono tutti armati di liste, strategie di shopping e una pazienza che sfiora l'eroismo!


Le decorazioni natalizie invadono tutte le città e vanno in overdose di glitter. I palazzi sembrano competere tra loro per il titolo di "il più illuminato del quartiere", con luci così abbaglianti che si possono vedere anche dalle basi spaziali che orbitano ruotando attorno alla terra (naturalmente se non sei un terrapiattista, perché se lo sei, mi scuso, non ruotano!) Specialmente al sud, alcune case si sfidano a colpi di luci colorate e sembrano più adatte ad una scena di "Star Wars" che a un tranquillo quartiere residenziale!

La cena della Vigilia come sempre sarà un capolavoro gastronomico, un'epica competizione culinaria. I preparativi inizieranno settimane prima, con le famiglie che si sfideranno a colpi di ricette segrete e piatti da far invidia ad uno chef stellato. Il pesce, principe della cena, verrà trattato con più rispetto di un attore hollywoodiano sul red carpet. Le tavole si piegheranno sotto il peso di portate infinite, mentre tutti si prepareranno ad ingurgitare qualsiasi tipo di cibo nemmeno dovessero iniziare la fase di addestramento per la maratona di NY! (di solito arricchendosi di quei soliti due o tre chili in più, se va bene…).

Babbo Natale lasciate perdere la slitta e le renne, si muove su una Vespa, Non c'è traffico che tenga, non c'è inverno che possa fermare il nostro eroe natalizio su due ruote. Il vecchietto barbuto naviga tra il traffico cittadino come un professionista di rally, evitando miracolosamente incidenti mentre sfreccia consegnando regali con uno stile da far invidia a James Bond.

Dopo il pranzo di Natale, come vuole la tradizione andrà rispettato il momento dei giochi di società, un momento che trasforma normali famiglie in squadroni tattici altamente specializzati. Monopoli diventerà una lotta per la supremazia finanziaria familiare e Risiko potrebbe facilmente sfociare in una guerra mondiale in salotto. Senza parlare della vecchia cara (e poco amata) tombola, dove al primo numero chiamato ci sarà il solito deficiente che griderà "cinquinaaa!"

Il giorno di Natale sarà un mix di sonnolenza post-prandiale e liti familiari su chi abbia mangiato l'ultima fetta di panettone. Le persone si chiederanno se potrà essere possibile sopravvivere ad un'altra porzione di cibo e se sia normale avere l'addome più tondo di un pupazzo di neve.

Insomma il Natale qui da noi è un'avventura unica, una combinazione di tradizioni, allegria, consumismo e assurdità, che rende questa festività davvero un po' speciale. Il periodo natalizio è un'esperienza esilarante, una commedia surreale che ci ricorda che, alla fine, non c'è nulla di meglio di festeggiare le feste con amore ed una buona dose di autoironia.

Io non amo il periodo natalizio (mi mette un po' di tristezza) ma sono certo che invece a molti di voi piace moltissimo. per questo, cari amici, ci aggiorniamo per farci gli auguri poco prima del 24 dicembre.

Ma se non avrete tempo di leggere questo blog, allora a tutti voi:


E come sempre, oltre agli auguri, un grande abbraccio a tutti!

Max Romano Polidori 💖💖


mercoledì 29 novembre 2023

Miei cari amici di Permesso di Sosta oggi, come qualche volta è giusto fare, saremo molto seri ed affronteremo un argomento molto importante:

Il femminicidio e ogni genere di violenza (fisica o psicologica) perpetrata sulle donne.

Una piaga sociale che continua a mietere vittime in tutto il mondo, rappresentando una delle forme più estreme di violenza di genere. Si tratta di omicidi commessi contro le donne a causa del loro genere, spesso derivanti da relazioni abusive o da un profondo radicamento di disuguaglianza di genere nella società.



È importante affrontare questo argomento con la sensibilità e l'urgenza che richiede, poiché il femminicidio non riguarda solo la perdita di vite umane, ma anche l'ingiustizia sistemica che colpisce le donne in ogni aspetto della loro esistenza. Nel delineare questa triste realtà, è fondamentale riconoscere il la violenza sulle donne e il femminicidio come un problema sociale complesso che richiede una risposta congiunta a livello individuale, comunitario e istituzionale.

In primo luogo, è cruciale sottolineare che il femminicidio non è semplicemente un atto isolato, bensì la punta di un iceberg che affonda le sue radici nella cultura patriarcale e nelle norme di genere che perpetuano la disuguaglianza e la violenza contro le donne. Questo fenomeno riflette la mancanza di rispetto per i diritti umani fondamentali e la persistente percezione delle donne come proprietà o soggetti inferiori.


Le relazioni abusive sono spesso alla base dei casi di femminicidio. La mancanza di consapevolezza e risorse per affrontare situazioni di violenza domestica contribuisce all'escalation di questi tragici eventi. Pertanto, è essenziale promuovere l'istruzione e la consapevolezza su cosa costituisca una relazione sana e quali risorse siano disponibili per le vittime. Inoltre, è fondamentale rafforzare la legislazione contro la violenza di genere e assicurarsi che vengano applicate pene severe per gli autori di tali crimini.

Un aspetto cruciale nella lotta contro il femminicidio è la promozione di una cultura che sfida le norme di genere dannose e promuove il rispetto reciproco. Le campagne di sensibilizzazione possono giocare un ruolo fondamentale nel cambiare atteggiamenti e comportamenti, stimolando una riflessione critica sulla violenza di genere. L'educazione nelle scuole sul rispetto, sulla parità di genere e sulla consapevolezza delle relazioni sane è un passo fondamentale per costruire una società più equa e sicura per tutti.

Le istituzioni devono svolgere un ruolo attivo nella prevenzione e nella gestione dei casi di violenza e di femminicidio. Ciò implica garantire risorse adeguate per i centri di supporto alle vittime, migliorare le indagini e la persecuzione legale dei colpevoli e implementare politiche che favoriscano la parità di genere. È essenziale anche un cambiamento culturale all'interno delle forze dell'ordine per garantire che le vittime di violenza di genere siano trattate con il dovuto rispetto e credibilità.


In conclusione, il femminicidio è una manifestazione estrema della violenza di genere che richiede un impegno globale per essere affrontato ed eliminato. Dobbiamo lavorare insieme per creare una società che respinga la cultura della violenza, promuova la parità di genere e garantisca la sicurezza e la dignità di tutte le donne. Solo attraverso azioni congiunte a livello individuale e istituzionale possiamo sperare di porre fine a questa triste realtà e costruire un futuro in cui le donne possano vivere libere dalla paura e dalla violenza.

Dedicato a tutte le vittime di violenza e di femminicidio nel Mondo.

Un abbraccio 
Max Romano Polidori 💖💖

lunedì 20 novembre 2023

L'Età è solamente un numero inventato dall'uomo.

Nella società moderna, siamo spesso portati a valutare le persone in base alla loro età. L'età diventa un parametro attraverso il quale misuriamo le capacità, le esperienze e persino il valore di un individuo nella comunità. Tuttavia, è cruciale riflettere su questo approccio e chiederci: l'età è davvero un indicatore accurato di ciò che una persona può o non può fare?

Iniziamo sfatando uno dei miti più diffusi: l'età come indicatore di successo o insuccesso. Spesso, ci si aspetta che le persone raggiungano determinati traguardi entro una certa fase della vita, creando così pressioni sociali e aspettative che possono risultare opprimenti. Ma guardiamo attorno a noi: storie di successo e realizzazioni straordinarie provengono da individui di tutte le età. Imprenditori giovani che rivoluzionano il mondo degli affari, artisti che emergono tardivamente con capolavori senza tempo, sportivi che raggiungono traguardi impensabili anche in tarda età (Novak Djokovic ne è un esempio eclatante!)

Quindi, se ci riflettiamo, l'età non è mai stata un ostacolo intrinseco al successo.

Inoltre, l'esperienza di vita non è direttamente proporzionale all'età. Le persone affrontano sfide e acquisiscono saggezza in modi unici, indipendentemente dalla quantità di candeline sulla loro torta di compleanno. Un giovane può aver vissuto esperienze intense e maturato rapidamente, mentre un individuo più anziano potrebbe ancora essere in fase di scoperta e apprendimento. L'età non può essere ridotta a una misura lineare di saggezza o maturità.

Un'altra considerazione importante riguarda la fluidità delle passioni e degli interessi nel corso della vita. L'idea che le persone debbano scegliere una carriera o un percorso di vita definitivo entro una certa età è obsoleta. Oggi più che mai, le persone abbracciano la diversità e cercano nuove opportunità anche in fasi avanzate della loro esistenza. La capacità di reinventarsi e di perseguire nuovi obiettivi non dovrebbe essere limitata da preconcetti legati all'età.

Infine, è fondamentale riconoscere che l'età non è un fattore determinante nelle relazioni interpersonali. L'amicizia, l'amore e la collaborazione possono fiorire tra individui di generazioni diverse, ognuno portando prospettive uniche che arricchiscono il tessuto sociale. La varietà di età nelle relazioni offre opportunità di apprendimento reciproco e di crescita personale.

In conclusione, l'età è, e dovrebbe essere considerata, solamente un numero. Oltrepassare gli stereotipi legati all'età ci consente di apprezzare la ricchezza della diversità umana. Dobbiamo abbracciare l'idea che ognuno di noi è in costante evoluzione, indipendentemente dal numero di anni trascorsi sulla terra. Smettiamola di definire le persone in base all'età ed iniziamo a riconoscere e valorizzare la vastità delle esperienze umane che vanno ben oltre la cifra sulla carta d'identità.

Io ho smesso di farlo e voi?

Un abbraccio a tutti!

MRP 💖💖



venerdì 10 novembre 2023

NON E' BELLO CIO' CHE E' BELLO, MA CHE BELLO, CHE BELLO, CHE BELLO!

(CIT. N. FRASSICA)

Oggi apriamo una parentesi seria, e chiacchieriamo di bellezza. Non intesa solamente come quella meramente estetica. Ma ci addentreremo in quel concetto che affascina l'umanità da tempi immemorabili.

Perché la bellezza è una forza potente, capace di ispirare emozioni profonde e di trasformare la nostra percezione del mondo che ci circonda. E' intrinseca nella natura umana, e il suo significato è stato oggetto di riflessione da parte di filosofi, artisti, poeti e pensatori di ogni epoca.

Ma la bellezza è innanzitutto soggettiva. Ognuno ha la sua percezione personale di ciò che è bello. Ciò che può essere bello per una persona potrebbe non esserlo per un'altra. Questa soggettività è una delle caratteristiche più affascinanti della bellezza, poiché dimostra quanto sia vario il mondo in cui viviamo.

La bellezza si manifesta in molte forme. C'è la bellezza visiva, che possiamo trovare nei paesaggi mozzafiato, nelle opere d'arte, negli edifici ben progettati e nelle persone (un esempio: Brad Pitt per le donne e per noi maschietti mmm... Margot Robbie? Tanto per intenderci l'attrice che interpreta Barbie e che è stata una delle protagoniste di The Wolf of Wall Street e di Suicide Squad).


La bellezza uditiva si trova nella musica (tranne quando ascoltiamo , nelle voci melodiose e nei suoni armoniosi della natura. La bellezza tattile si sperimenta attraverso la morbidezza di una pelle, la rugosità di una pietra o la sensazione di un abbraccio caloroso. E poi c'è la bellezza interiore, che risiede nelle qualità di una persona, come per esempio: la gentilezza, la diponibilità, la generosità, la compassione e l'empatia.

Quando ci troviamo di fronte a qualcosa di veramente bello, siamo spesso sopraffatti da emozioni positive. Possiamo sentire una sensazione di pace interiore, di meraviglia o di gioia. La bellezza ci spinge a fermarci e contemplare il mondo, a riflettere sul significato della vita e a cercare di capire il nostro posto in esso. La bellezza ci aiuta a connetterci con gli altri, poiché spesso condividiamo con loro le nostre esperienze di bellezza.


La bellezza può anche essere fonte di ispirazione per l'arte e la creatività. Gli artisti di ogni genere, dai pittori ai musicisti, si sono ispirati alla bellezza per creare opere che toccano il cuore delle persone. La bellezza ci spinge spesso a cercare di creare qualcosa, che sia un dipinto, una canzone o anche solo un gesto gentile verso gli altri.

Ma la bellezza non è solo superficiale. È profonda e complessa. La bellezza può anche emergere dalla lotta e dalla sofferenza. Ci sono storie di coraggio e resilienza che sono tanto belle quanto commoventi. La bellezza può essere trovata nella forza interiore delle persone che superano le avversità e continuano a lottare per un mondo migliore.

La bellezza è anche legata alla cultura e alla storia. Ci sono esempi di bellezza unica in ogni angolo del mondo, e spesso la bellezza di un luogo o di una tradizione è intrecciata con la sua storia e la sua cultura.


La bellezza, tuttavia, è anche fragile. È minacciata dalla distruzione dell'ambiente, dall'intolleranza culturale e dall'avidità. Per preservare la bellezza per le future generazioni, dobbiamo impegnarci a proteggere la natura, a promuovere la diversità culturale e a coltivare l'empatia e la comprensione tra le persone.

La bellezza è una forza potente e universale che arricchisce le nostre vite in molteplici modi. È un concetto sfaccettato, ci ispira, ci connette con gli altri e ci spinge a cercare la bellezza in noi stessi e nel mondo che ci circonda. È un tesoro da proteggere e celebrare, poiché arricchisce il tessuto stesso della nostra esistenza.

In conclusione:

"Allora Laura, il tuo amico che vuoi presentarmi è bello?"

"mmm... direi che è' simpatico!" 😂😂

Un abbraccio a tutti!

Max Romano Polidori 💖💖


Benvenuti finalmente nella Stagione dei Sorrisi: La Primavera è già qui! Cari amici, è finalmente arrivata la tanto attesa Primavera! Bottic...