Già,"61 ore".
Da subito, si potrebbe pensare al titolo di un serial TV, alla dead line per la realizzare qualcosa di particolare o ancora ad uno claim per pubblicizzare una lunga maratona benefica. Ed invece quelle di cui parlo, sono ore appena trascorse e che, con mia grande felicità, sono state 61 ore fatte di Amore, energia, forza, vitalità, eccitazione, desiderio, adrenalina, passione, trasporto, consapevolezza ed incoscienza allo stesso tempo, tenerezza, amorevolezza, dolcezza e grande cura l'un per l'altro.
Non so se anche voi la pensiate così ma a mio avviso, il nostro cervello è in grado di dirigere l'energia primaria e canalizzandola, realizzare e dar vita a qualsiasi cosa grazie soprattutto alla nostra concentrazione, all'impegno, alla volontà ed al nostro modo di metterci passione e desiderio. Possiamo così far fiorire e successivamente sviluppare una cosa sulla quale concentriamo la nostra attenzionalità. Basta crederci davvero ed in modo appasionato. In questo modo l'universo lavorerà affinchè questa situazione possa accaderci veramente. Il mio desiderata, quello che per molti anni ho trasmesso all'universo, era quello di trovare una persona unica e speciale, intelligente, forte, tenace, bella fuori ma soprattutto dentro, emozionale ed emozionante. Una persona con la quale costruire e condividere. Ebbene, con lei ho appena passato 61 ore meravigliose e vorrei possibilmente poterne passare altre 799.939!
Max
lunedì 27 giugno 2011
venerdì 24 giugno 2011
"I MIRACOLI"
I miracoli accadono ogni giorno e non solo a Lourdes, Medjougorje o Fatima con apparizioni di santi e varie divinità ma soprattutto nell'ambito della nostra esistenza terrena ed umana.
In un attimo, come succede quando riusciamo a scorgere una stella cadente che si manifesta per poi svanire nel nulla, in quel breve spazio temporale, il miracolo sarà riuscito come per incanto ad illuminare la vita quotidiana di uno di noi.
La verità è che non è mai così semplice accorgersi della loro presenza in quanto, il più delle volte intangibile ed improvvisa. Semplicemente nell'arco della nostra giornata, molto spesso non ci accorgiamo di essere stati in qualche modo "toccati" da una forza, da un intervento che potremmo definire "divino" o, se non credenti, legato al destino o semplicemente casuale. Nel momento però in cui ce ne accorgiamo, il nostro inconscio ci dirà se notarlo o trascurarlo. E se dovessimo entrare in sintonia con questa presenza, la nostra vita in un attimo può trasformarsi e da quel momento cambiare il proprio aspetto, perché a mio avviso, è proprio questo genere di situazioni poco terrene a guidare e plasmare la nostra esistenza.
Chi di noi non ha vissuto un evento che ha considerato incredibile o misterioso?
Magari stavate riguardando delle vecchie fotografie ed in mezzo a quelle, avete avuto uno slancio d’affetto per una persona che non vedevate da anni e, nel giro di qualche minuto, la stessa persona vi ha poi chiamato. Oppure la vostra auto è rimasta in panne in una strada deserta ed il primo veicolo in arrivo dopo ore d’attesa è stato proprio un carro attrezzi. O ancora, per citare un caso più drammatico, per pochi minuti di ritardo avete perso quell’aereo che è poi purtroppo è caduto subito dopo il decollo.
Personalmente, molti di questi sincronismi mi sono accaduti nel corso della vita ma, da qualche tempo a questa parte, ho smesso parò di classificarli come “coincidenze” per attribuirne un valore molto più importante ed essenziale. Perché non credendo più alle fatalità prive di significato, penso che a tutti basterà fare un’analisi un po’ più attenta per considerarle invece rappresentazioni di vita che hanno davvero del miracoloso.
Negli ultimi venti giorni mi è capitato uno di questi “miracoli” che ha messo sulla mia strada una persona rara ed eccezionale, una persona davvero speciale con delle caratteristiche uniche e che, nei miei desiderata terreni, era al primo posto. Sono molto felice di quest’incontro che ho tanto cercato e che, di fatto sta modificando in modo molto positivo la mia vita.
Prima di chiudere questo post, vi invito a fare un piccolo esperimento. Chiudete gli occhi per un istante e ripensate a quanto vi è accaduto nelle ultime quarantotto ore, così facendo tornate ancora più indietro per percorrere a ritroso l’ultima settimana e poi gli ultimi quindici giorni per arrivare infine all’ultimo mese. Fate riaffiorare il maggior numero di dettagli relativi ai gesti che avete compiuto, ai pensieri che avete fatto o alle emozioni che avete vissuto. Molti di voi, si accorgeranno di aver sperimentato, magari anche più di una volta, ciò che in questo scritto io descrivo come un “miracolo”!
Buon weekend a tutti! Max
In un attimo, come succede quando riusciamo a scorgere una stella cadente che si manifesta per poi svanire nel nulla, in quel breve spazio temporale, il miracolo sarà riuscito come per incanto ad illuminare la vita quotidiana di uno di noi.
La verità è che non è mai così semplice accorgersi della loro presenza in quanto, il più delle volte intangibile ed improvvisa. Semplicemente nell'arco della nostra giornata, molto spesso non ci accorgiamo di essere stati in qualche modo "toccati" da una forza, da un intervento che potremmo definire "divino" o, se non credenti, legato al destino o semplicemente casuale. Nel momento però in cui ce ne accorgiamo, il nostro inconscio ci dirà se notarlo o trascurarlo. E se dovessimo entrare in sintonia con questa presenza, la nostra vita in un attimo può trasformarsi e da quel momento cambiare il proprio aspetto, perché a mio avviso, è proprio questo genere di situazioni poco terrene a guidare e plasmare la nostra esistenza.
Chi di noi non ha vissuto un evento che ha considerato incredibile o misterioso?
Magari stavate riguardando delle vecchie fotografie ed in mezzo a quelle, avete avuto uno slancio d’affetto per una persona che non vedevate da anni e, nel giro di qualche minuto, la stessa persona vi ha poi chiamato. Oppure la vostra auto è rimasta in panne in una strada deserta ed il primo veicolo in arrivo dopo ore d’attesa è stato proprio un carro attrezzi. O ancora, per citare un caso più drammatico, per pochi minuti di ritardo avete perso quell’aereo che è poi purtroppo è caduto subito dopo il decollo.
Personalmente, molti di questi sincronismi mi sono accaduti nel corso della vita ma, da qualche tempo a questa parte, ho smesso parò di classificarli come “coincidenze” per attribuirne un valore molto più importante ed essenziale. Perché non credendo più alle fatalità prive di significato, penso che a tutti basterà fare un’analisi un po’ più attenta per considerarle invece rappresentazioni di vita che hanno davvero del miracoloso.
Negli ultimi venti giorni mi è capitato uno di questi “miracoli” che ha messo sulla mia strada una persona rara ed eccezionale, una persona davvero speciale con delle caratteristiche uniche e che, nei miei desiderata terreni, era al primo posto. Sono molto felice di quest’incontro che ho tanto cercato e che, di fatto sta modificando in modo molto positivo la mia vita.
Prima di chiudere questo post, vi invito a fare un piccolo esperimento. Chiudete gli occhi per un istante e ripensate a quanto vi è accaduto nelle ultime quarantotto ore, così facendo tornate ancora più indietro per percorrere a ritroso l’ultima settimana e poi gli ultimi quindici giorni per arrivare infine all’ultimo mese. Fate riaffiorare il maggior numero di dettagli relativi ai gesti che avete compiuto, ai pensieri che avete fatto o alle emozioni che avete vissuto. Molti di voi, si accorgeranno di aver sperimentato, magari anche più di una volta, ciò che in questo scritto io descrivo come un “miracolo”!
Buon weekend a tutti! Max
lunedì 6 giugno 2011
L'Avatar di un uomo...
Sono l'Avatar di un uomo …
Il mio “portatore” è intelligente, equilibrato, serio, professionale, simpatico, testardo, tenace, forte caratterialmente, non ha nessuna sindrome di Peter Pan e spesso (ma non sempre) è moderato e prudente (e… soprattutto è modesto!) :-)
Io, che sono il suo Avatar, conosco i suoi segreti ed ho molti punti in comune con lui. Tanto per cominciare percepisco tutti i suoi pensieri e soprattutto lo conosco bene nel profondo dei suoi sentimenti.
A lui piace leggere Freud, Jung, La Fallaci, De Carlo, Coelho (ma anche Blake, Follet, Crichton, Baldacci, la Cornwell e... Fabio Volo!). Ama suo figlio più della sua stessa vita, il sesso, il cinema, il teatro, lo sport, i dolci ed un sacco di altre cose! (l'elenco è luuuungherrimo)
Odia la falsità, la maleducazione, l’egoismo, l’arroganza, le persone avide e gli arrivisti senza scrupoli. Sopporta a fatica saccenti e presuntuosi.
Ma ciò che conta è che lui ama l’Amore visceralmente. Lui è romantico, passionale ma anche molto, molto, troppo impegnativo.
Io sono il suo Avatar e, come molti, sono libero nell'anima ed anche un po’ nel cuore.
Io non ho limiti o barriere. Faccio ciò che voglio e quando mi va.
Lui per ora NO.
Io posso innamorarmi di mille esseri al giorno (più o meno umani e più o meno femminili) senza deludere nessuno.
Lui è single... per scelta.
Lui sceglie in continuazione, sempre, tutti i giorni, a tutte le ore. La sua vita (come quella di ogni essere umano) è costellata di scelte giornaliere.
Io posso farlo. Oppure se non mi va, anche no.
Per vivere lui ha bisogno di produrre, moltiplicare i pani, far quadrare il bilancio e domare i direttori di alcune banche...io non ho bisogno d'altro che della sua intelligenza per vivere.
Non ho un volto ma di maschere ne uso molte.
Lui ha solo un volto ed è sempre quello.
Lui è fatto di carne, ossa e sangue e, peggio per lui, crede ancora nei sentimenti puri ed autentici.
Lui è un uomo, io il suo Avatar.
Uniti per la vita, divisi dalla vita.
(voglio ringraziare R.G.A. per lo spunto davvero intelligente!!!)
mercoledì 1 giugno 2011
..quello con la "A" maiuscola.
Questo post è dedicato al più controverso, discusso, problematico e complicato di tutti i sentimenti: L’Amore (quello con la A maiuscola)
L’argomento chiave, a mio parere, viene rappresentato dal fatto che l’Amore è ben più che il solo affetto donato in cambio di tutto ciò che ci si aspetta di ottenere. L’Amore è un “do ut des”, uno scambio reciproco, è costruzione, è passione, realizzazione ed è la concretizzazione d’importanti progetti.
C’è per esempio un dato assolutamente sconcertante nonostante quanto si possa credere: oltre 60% degli adulti sposati o semplicemente in coppia si definisce felice (bareranno?).
L’Amore quindi, stando ai risultati di questo sondaggio (europeo), risulta essere un fattore di felicità di gran lunga superiore e più potente della soddisfazione nel lavoro o dello status economico. Infatti dagli studi effettuati da diversi psicologi le persone che vivono una vita sentimentale appagante lamentano assolutamente meno casi di depressione anche se, analogamente, una delle prime cause di sofferenza psichica è la fine di una lunga relazione.
A detta di grandi studiosi ci sarebbero tre tipologie d’Amore:
la prima, l’Amore verso le persone che ci donano benessere (che non vuol dire un cospicuo conto bancario, un attico in centro, un Suv ed una barca da venticinque metri) e ci tendono la mano per aiutarci . Quelle persone che sanno guidarci con consigli importanti verso il coronamento dei nostri desideri.
La seconda: l’Amore verso coloro che dipendono da noi, che “obbediscono” ai nostri desiderata, che si annullano per l’altro. (leggi: maso e chisti! )
La terza ed ultima (quella che sinceramente prediligo) è l’Amore romantico, appassionato, irrazionale, il più delle volte illogico, che ci fa fare le cose più insensate. Dove vige l’idealizzazione dell’altro e delle sue virtù e delle sue potenzialità per minimizzarne i limiti. L’Amore di coloro che sanno accettarsi per come sono, senza voler a tutti i costi cercare di cambiarne lo status menti. (leggi: bellissimo ma very dangerous!)
C’è sempre però un distinguo da fare: la capacità di amare da quella invece di lasciarsi amare. Bisognerebbe sempre trovare un sostanziale equilibrio tra dipendenza ed indipendenza (anche se non succede quasi mai). Le vie del sentimento ho imparato però essere molte lunghe e tortuose. Ma ho anche capito che ci sono quattro aspetti fondamentali perché un rapporto funzioni: l’affetto, la tolleranza, il sesso ed il modo di affrontare gli eventi negativi.
Tra le altre cose importanti appena citate, ho trovato alcuni semplici consigli di un tipo chiamato Gottam (un ricercatore americano in capo matrimoniale) che mi sembrano molto interessanti da seguire:
1) Nel salutarsi la mattina informarsi su cosa farà il partner nel corso della giornata.
2) Al termine di ogni giornata raccontarsi cosa si è fatto scaricando gli stress accumulati
3) Toccarsi di più, abbracciarsi di più, baciarsi di più, fare nel sesso ciò che piace al proprio partner
4) Cercare di stare da soli almeno tre volte a settimana chiacchierando, ridendo e facendo l’amore
5) Fare apprezzamenti positivi nei confronti del proprio partner nelle cose che fa e dice davanti ad altre persone
6) Parlare sempre di ogni argomento e soprattutto dei problemi della coppia
7) Uscire più spesso
Trovo che questi consigli siano utilissimi.... perché trasformano i punti deboli di un rapporto in altrettanti punti di forza. Bisogna comunque ricordare sempre che le persone che ci amano sono profondamente ed irrazionalmente legate a noi perché ai loro occhi risultiamo unici ed insostituibili.
Questo non va mai dimenticato.
Per concludere questa mia filippica magari un po’ pallosa, voglio pensare che la vitalità, l’intelligenza, l’integrità, la lungimiranza, il senso dell’umorismo, l’autocontrollo, la prudenza, l’umiltà e la capacità di perdonare sono tutte grandi potenzialità perché il nostro Amore possa nascere, crescere e durare nel tempo. A tutti voi che Amate: In bocca al lupo!
Vi abbraccio.
L’argomento chiave, a mio parere, viene rappresentato dal fatto che l’Amore è ben più che il solo affetto donato in cambio di tutto ciò che ci si aspetta di ottenere. L’Amore è un “do ut des”, uno scambio reciproco, è costruzione, è passione, realizzazione ed è la concretizzazione d’importanti progetti.
C’è per esempio un dato assolutamente sconcertante nonostante quanto si possa credere: oltre 60% degli adulti sposati o semplicemente in coppia si definisce felice (bareranno?).
L’Amore quindi, stando ai risultati di questo sondaggio (europeo), risulta essere un fattore di felicità di gran lunga superiore e più potente della soddisfazione nel lavoro o dello status economico. Infatti dagli studi effettuati da diversi psicologi le persone che vivono una vita sentimentale appagante lamentano assolutamente meno casi di depressione anche se, analogamente, una delle prime cause di sofferenza psichica è la fine di una lunga relazione.
A detta di grandi studiosi ci sarebbero tre tipologie d’Amore:
la prima, l’Amore verso le persone che ci donano benessere (che non vuol dire un cospicuo conto bancario, un attico in centro, un Suv ed una barca da venticinque metri) e ci tendono la mano per aiutarci . Quelle persone che sanno guidarci con consigli importanti verso il coronamento dei nostri desideri.
La seconda: l’Amore verso coloro che dipendono da noi, che “obbediscono” ai nostri desiderata, che si annullano per l’altro. (leggi: maso e chisti! )
La terza ed ultima (quella che sinceramente prediligo) è l’Amore romantico, appassionato, irrazionale, il più delle volte illogico, che ci fa fare le cose più insensate. Dove vige l’idealizzazione dell’altro e delle sue virtù e delle sue potenzialità per minimizzarne i limiti. L’Amore di coloro che sanno accettarsi per come sono, senza voler a tutti i costi cercare di cambiarne lo status menti. (leggi: bellissimo ma very dangerous!)
C’è sempre però un distinguo da fare: la capacità di amare da quella invece di lasciarsi amare. Bisognerebbe sempre trovare un sostanziale equilibrio tra dipendenza ed indipendenza (anche se non succede quasi mai). Le vie del sentimento ho imparato però essere molte lunghe e tortuose. Ma ho anche capito che ci sono quattro aspetti fondamentali perché un rapporto funzioni: l’affetto, la tolleranza, il sesso ed il modo di affrontare gli eventi negativi.
Tra le altre cose importanti appena citate, ho trovato alcuni semplici consigli di un tipo chiamato Gottam (un ricercatore americano in capo matrimoniale) che mi sembrano molto interessanti da seguire:
1) Nel salutarsi la mattina informarsi su cosa farà il partner nel corso della giornata.
2) Al termine di ogni giornata raccontarsi cosa si è fatto scaricando gli stress accumulati
3) Toccarsi di più, abbracciarsi di più, baciarsi di più, fare nel sesso ciò che piace al proprio partner
4) Cercare di stare da soli almeno tre volte a settimana chiacchierando, ridendo e facendo l’amore
5) Fare apprezzamenti positivi nei confronti del proprio partner nelle cose che fa e dice davanti ad altre persone
6) Parlare sempre di ogni argomento e soprattutto dei problemi della coppia
7) Uscire più spesso
Trovo che questi consigli siano utilissimi.... perché trasformano i punti deboli di un rapporto in altrettanti punti di forza. Bisogna comunque ricordare sempre che le persone che ci amano sono profondamente ed irrazionalmente legate a noi perché ai loro occhi risultiamo unici ed insostituibili.
Questo non va mai dimenticato.
Per concludere questa mia filippica magari un po’ pallosa, voglio pensare che la vitalità, l’intelligenza, l’integrità, la lungimiranza, il senso dell’umorismo, l’autocontrollo, la prudenza, l’umiltà e la capacità di perdonare sono tutte grandi potenzialità perché il nostro Amore possa nascere, crescere e durare nel tempo. A tutti voi che Amate: In bocca al lupo!
Vi abbraccio.
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